Vi presentiamo una selezione delle più belle frasi pronunciate dal critico gastronomico più temuto dai ristoratori: Edoardo Raspelli.
Considerato il più grande critico gastronomico, nonché quello più temuto, Edoardo Raspelli è nato come giornalista, ma è diventato anche un personaggio televisivo molto amato. Vi presentiamo una selezione delle sue più belle frasi, a tema cibo e non.
Le più belle frasi di Edoardo Raspelli
Classe 1949, Edoardo Raspelli ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera quando frequentava il liceo classico. Dopo gli studi è stato assunto dal quotidiano di Via Solferino e ha dato inizio alla sua carriera da giornalista. In un primo momento, accanto a colleghi come Vittorio Feltri e Gianni Mura, si è occupato di cronaca, poi si è specializzato in gastronomia e difesa del consumatore. Diventato a tutti gli effetti cronista di gastronomia, come lui ama definirsi, è stato anche responsabile di Guida Dei Ristoranti D’Italia e della pagina ristoranti del Gambero Rosso. Il debutto in televisione è arrivato nel 1984, con il programma di Rai2 Che fai, mangi?.
Diversi i format per la tv a cui ha preso parte, come: La Buona tavola, Star bene a tavola, Eat Parade, Fenomeni, Ogni lasciato è perso e Melaverde. Ha militato per un po’ in politica e ha dato alle stampe diversi libri. Insomma, una carriera di tutto rispetto. Di seguito, vi presentiamo una selezione delle più belle frasi di Edoardo Raspelli:
- E’ bello scoprire locali poco conosciuti e farli conoscere alla gente, non mi sono mai tenuto un indirizzo buono solo per me, ma ho sempre cercato di farlo conoscere agli altri.
- Per criticare un piatto servono esperienza, cultura e soprattutto palato.
- Un giorno mi chiama e mi dice: “Tu devi fare la pagina dei ristoranti. Mangi, paghi e racconti”. Andavo in giro, assaggiavo, poi scrivevo. Mettevo i voti, raccontavo i piatti che avevo provato. E riportavo un’esperienza negativa. Quella rubrica di stroncature si chiamava “il faccino nero”. Apriti cielo. Una dopo l’altra sono arrivate le prime querele. In quegli anni ho subito una ventina di processi, per fortuna sono stato sempre assolto.
- I cuochi troppo fantasiosi mi fanno perdere le staffe.
- Nessuno ha il coraggio di ammettere che un piatto non gli è piaciuto. Che vuole, il giornalismo italiano è tutto una marchetta. E non solo quello gastronomico.
- Diffidate sempre dei ristoranti che propongono troppi piatti. Come potranno mai essere preparati con la giusta cura?
- Quando sento la parola stellati mi vengono i brividi, mi raccapriccio. La parola “stellata”, inventata dalla Michelin, è ovunque.
Frasi Edoardo Raspelli, il critico con una polizza particolare
Edoardo Raspelli tiene talmente tanto alla sua carriera che ha stipulato una polizza assicurativa di ben 500 mila euro per il suo gusto e il suo olfatto. Di seguito, un’altra selezione di frasi del critico gastronomico:
- Dieci anni fa ho stipulato una polizza con la Reale Mutua Assicurazioni. Mi costa 3mila euro l’anno e per fortuna finora non mi è mai servita. Vede, basta un raffreddore, un’anestesia dal dentista, magari un colpo in testa e uno rischia di perdere per sempre l’olfatto. Ma quell’assicurazione l’ho fatta anche per far parlare di me. E come vede funziona…
- Gli altri critici si curano solo dei ristoranti più importanti, mentre la gente vuole mangiare bene spendendo il giusto, ecco perché personalmente, da cronista gastronomico scelgo agriturismi, alberghi semplici, locali del territorio e trattorie.
- Se non mi piace lo scrivo, a differenza degli altri.
- Ormai nei menù non è difficile imbattersi in piatti presentati come “aria di…”, “polvere di…”. In un ristorante ho persino trovato una “pomata di zucchine”. Mi viene schifo solo a pensarci.
- Cuochi e ristoratori sono permalosi e irriconoscenti, la mettono sempre sul personale. Sapesse quanta gente mi ha tolto il saluto.
- I commenti su Tripadvisor? È il peggio che possa esistere. Se io scrivessi con un decimo della stessa virulenza mi porterebbero via anche le mutande.
- Da qualche tempo inizio a domandarmi se sia lecito uccidere un animale per mangiare. Perché vede, da un punto di vista nutritivo le proteine vegetali possono sostituire le carni.
- Una volta pensavo solo ai piatti, oggi guardo alle barriere architettoniche, agli ascensori, a quanti gradini ci sono per arrivare al bagno.